Ruoppolo Teleacras - "Leonina Societas", 7 arresti
  • 11 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 24 maggio 2010. Blitz antimafia della Procura e della Squadra mobile di Caltanissetta, e del Commissariato di Gela. 7 arresti. In carcere anche i presunti mandanti ed esecutori del fallito agguato Lisciandra.
Ecco il testo:
I tentacoli della piovra anche nello sport e negli appalti del Petrolchimico di Gela. Nel settembre del 1998 le metastasi di Cosa nostra assalgono la locale squadra di calcio. Ed ancora, il cancro mafioso aggredisce il Cns, uno dei Consorzi della Lega delle Cooperative impegnato allo stabilimento del petrolio. Il presidente dell' epoca della Juveterranova, che gioca il campionato di calcio di C2, l' ingegnere Fabrizio Lisciandra, tenta di opporsi. Infatti, Lisciandra, che è anche Consigliere comunale e presidente dello stesso Consorzio Cns, non si dimette e non collabora con il boss Daniele Emmanuello. Ecco perchè il blitz di oggi è stato intitolato "Leonina Societas" , alludendo al coraggio da leone della società sportiva Juveterranova. Il capomafia, vittima dello scontro a fuoco con la Polizia il 3 dicembre del 2007 nelle campagne di Enna, ordina di uccidere l' ingegnere presidente. L' agguato scatta il 2 settembre del 1998, innanzi allo stadio comunale. L' arma del killer si inceppa dopo il primo colpo. Fabrizio Lisciandra è vivo, ferito solo ad una gamba. 12 anni dopo, la Procura di Caltanissetta, capeggiata da Sergio Lari, la Squadra mobile nissena, agli ordini di Giovanni Giudice, ed i Poliziotti del Commissariato di Gela, hanno scoperto i presunti mandanti ed esecutori del tentato omicidio. Gli indagati rispondono di associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsioni, tentate estorsioni e danneggiamenti. Poi rapina, perchè alcuni dei 7 avrebbero anche aggredito, picchiato e rapinato di 15 milioni di vecchie lire un imprenditore. Tra gli arrestati vi è un medico odontoiatra, Giuseppe Alabiso, 56 anni, soccorso in Ospedale perchè colto da un malore quando è stato arrestato. Poi, in carcere anche : Angelo Cavaleri, 38 anni. Gianluca Gammino, 36 anni. Paolo Portelli, 42 anni. Poi i fratelli Emanuele Sciascia, 68 anni, e Filippo Sciascia, 63 anni. Poi Giuseppe Stimolo, 34 anni, tutti di Gela. Il medico, Giuseppe Alabiso, cognato di Filippo Sciascia, è accusato di essere stato compiacente e contiguo. Infatti, avrebbe informato la mafia delle disponibilità economiche delle persone da estorcere. Ed ancora, avrebbe concesso agli uomini del clan Emmanuello false attestazioni sul loro stato di salute, usate poi a fini processuali.