Ruoppolo Teleacras - La lite frena le stragi
  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) Teleacras Agrigento dell' 11 ottobre 2011. Emergono altri particolari dal deposito delle dichiarazioni di Brusca al processo Mori. "Stop alle stragi a causa dei dissidi tra Bagarella e Graviano".
Ecco il testo :
Giovanni Brusca conosce bene Salvatore Riina. E parlandone adesso ritiene che a lui piaccia che della trattativa e del papello si sappia cio' che non si e' mai saputo, anche se lui, Riina, non raccontera' mai nulla. Giovanni Brusca ricorda che durante l'udienza di un processo, quando lui inizio' a parlare del papello, si accorse che Riina gli indirizzo' il segno delle corna con la mano. E Brusca interpreta cosi' : "non mi volle dire che sono cornuto perche' pentito, e disse, invece, ma guarda questo che inizia a raccontare la trattativa con quei cornuti". Adesso Giovanni Brusca ribadisce cio' che ha gia' rivelato, ossia che Riina gli parlo' di trattativa e papello per la prima volta dopo la strage di Capaci e prima del botto di via D'Amelio. E dal deposito delle sue dichiarazioni al processo Mori emergono altri particolari che, se davvero fondati, risolverebbero un dubbio alquanto intricato : perche' lo stop alle stragi, quale ragione intervenne ? Ebbene, secondo Giovanni Brusca, a frenare le stragi e' stata una banalita', nessuna trama o accordo oscuro con altrettanto oscure entita'. Si', perche' la causa dello stop e' stato un dissidio tra lui, Leoluca Bagarella, e loro, i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano. Brusca registra a verbale : "se non fosse stato per quei dissapori, le stragi sarebbero continuate. Ma Bagarella si schiero' con Tullio Cannella e i fratelli Graviano si allontanarono, hanno preferito chiudere tutti i contatti e i rapporti con Bagarella. Me lo ha spiegato Matteo Messina Denaro. Ecco perche' i Graviano fecero un passo indietro sulla strategia stragista, in particolare al Nord ''.