Ruoppolo Teleacras - Da Riina ai Carabinieri
  • 12 anni fa
Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) Teleacras Agrigento del 13 gennaio 2012.
19 anni dopo l'arresto di Riina. Ai Carabinieri il covo di via Bernini, ultimo rifugio del Capo dei Capi. Finanziamento dell' assessorato Infrastrutture. Oggi la consegna del decreto.
Ecco il testo :
19 anni addietro, tra due giorni, il 15 gennaio, sarebbe stato fuori da qui, l' ultima volta da uomo libero, dopo 23 anni di latitanza. I Carabinieri sono appostati, lo seguono e lo arrestano. Corso e ricorso storico. Adesso, dove sul citofono, eccolo, e' stato scritto Sansone, dal nome dei costruttori, sara' invece scritto Caserma dei Carabinieri. Si', infatti, il rifugio del Capo dei Capi, con la piscina, eccola, in un lussuoso complesso residenziale in via Bernini 54, nel quartiere Uditore a Palermo, sara' caserma dell' Arma. E dopo l'arresto di Riina e' stato anche casa dei misteri. La perquisizione ritardata, quasi un mese, il tempo necessario a Giovanni Brusca e Leoluca Bagarella per bonificare l'abitazione. E tanta roba fu ammonticchiata fuori al giardino e bruciata. Tanto che Bagarella poi si arrabbio' con i suoi amici perche', accecati dalla fretta, avrebbero bruciato anche parte del corredo della sorella Ninetta, la moglie di Toto'. Adesso la zona sara' monumento e testimonianza della legalita' in Sicilia, a futura e perenne memoria. Il finanziamento e' di 1milione e 309mila euro, ed e' firmato dall' assessore regionale alle Infrastrutture, Pier Carmelo Russo. E la Regione compra anche le attrezzature, fino a 50mila euro. Il decreto e' stato consegnato oggi dallo stesso Russo al comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo, Teo Luzi. I numeri : terreno di 1720 metri quadri, un piano seminterrato ed un altro rialzato, piu' altre 2 stanze attigue, per una superficie coperta di 500 metri quadri. I lavori di ristrutturazione si concluderanno entro 12 mesi. Nello stesso complesso residenziale vi e' un'altra villa confiscata alla mafia che da oltre un anno ospita la sede dell' Ordine dei giornalisti siciliani. Anche a Corleone, la casa che sarebbe stata della famiglia Riina e' stata confiscata nel 2001, e oggi e' caserma della Guardia di Finanza : 3 piani e 6 appartamenti, uno per la moglie Ninetta, gli altri per i 4 figli e per il cognato Leoluca Bagarella...interviste Pier Carmelo Russo e Teo Luzi.