Fini - L'immigrazione e la Lega Nord
  • 13 anni fa
http://www.pupia.tv - Fini - L'immigrazione e la Lega Nord. Con il Pdl ormai è un capitolo chiuso. Dal palco di Bastia Umbra, Gianfranco Fini lancia un chiaro messaggio a Silvio Berlusconi. O meglio, ritiene che sia possibile un patto di legislatura, ma il premier deve dimettersi e aprire la crisi. In caso contrario Futuro e Libertà uscirà dal governo e darà un appoggio esterno. Con una lettura da parte di Luca Barbareschi, attore e parlamentare di Fli, del suo manifesto dei valori, si era aperto il discorso che concludeva la convention del nuovo movimento di centrodestra. Che poco prima aveva accolto la promessa dei due ministri di Fli Ronchi e Urso che annunciavano di rimettere il loro mandato nelle mani di Fini. "Insieme agli amici Antonio Bonfiglio e Roberto Menia con cui abbiamo condiviso impegno nel governo che voi ci avete concesso e nelle vostre mani e in quelle di Fini, rimettiamo il nostro incarico di governo. A noi non interessano le poltrone ma la missione per il cambiamento dell'Italia" aveva detto il viceministro Adolfo Urso, annunciando di rimettere l'incarico insieme ai tre sottosegretari nelle mani del suo leader.

"NON SAREMO UNA AN IN PICCOLO". "Gli uomini passano e le idee restano" ha detto esordendo nel suo discorso Fini. "Altro che rancore personale. La nostra sfida nasce da una coraggiosa assunzione di responsabilità". Di frase in frase Fini non cita il premier Silvio Berlusconi ma di fatto cita punto per punto le critiche piovute su Fli dal leader Pdl, e le smonta rivendicando l'azione di chi "non vi chiederà mai di cantare per fortuna che Fini c'è". "In Italia c'era la nostalgia di una politica diversa, pulita, fatta nel nome di valori e di ideali. Grazie a chi ha consentito questo piccolo, grande miracolo" ha aggiunto il presidente della Camera, che ha citato dei versi di Antoine de Saint Exupery, l'autore del "Piccolo Principe". "C'era chi con una certa presunzione ci aveva frettolosamente liquidato come quattro gatti, come se la nostra avventura non avesse senso politico. Da Mirabello a oggi ci ritroviamo in questa splendida cornice con una manifestazione che ha pochi precedenti e siamo non solo politicamente determinanti per le sorti del governo, ma determinanti per la sorte della nostra Patria" ha spiegato ancora il presidente della Camera. "Fli non sarà certo An in piccolo, ma non sarà nemmeno una sorta di zattera della medusa pronta a accogliere naufraghi di ogni stagione. Porte aperte a tutti esclusi affaristi e carrieristi" ha proseguito Fini. "Che dolore leggere quella notizia che ha fatto il giro del mondo" sul crollo della domus dei gladiatori a Pompei. Sono cose, sottolinea il presidente della Camera, che danno un'immagine del paese "che certamente non è quella che gli italiani meritano" ha aggiunto il leader di Fli. (07.11.10) ...

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