Sassari - Tentata truffa a prete con dollari finti
  • 14 anni fa
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La Polizia di Stato di Sassari ha arrestato in flagranza di reato due cittadini nigeriani per truffa aggravata in concorso ai danni di un anziano prelato. Il sacerdote ha riferito di essere stato contattato tempo addietro, attraverso il proprio indirizzo di posta elettronica da una donna che si presentava quale moglie di un facoltoso cittadino della Costa D'Avorio, che gli prometteva, per il suo mandato pastorale, una ingente quantita' di denaro, approssimativamente quantificata in 3.500.000 dollari americani, trasferibile nella forma del lascito per opere di beneficenza missionarie. Il prelato ha riferito che i suoi interlocutori gli avevano richiesto di effettuare alcuni versamenti di danaro per gli adempimenti di natura fiscale necessari a svincolare le somme presso una banca madrilena. La vittima credendo in buona fede alle richieste degli sconosciuti benefattori ha effettuato nel tempo una serie di versamenti di denaro attraverso il servizio Wester Union e l'analogo servizio offerto dalle Poste Italiane. Ma evidentemente tutto qesto non era sufficiente ai truffatori che, utilizzando la posta elettronica hanno fatto credere al prelato che il fondo era in pericolo, poiche' ignoti cercavano di cambiare il destinatario: il parroco e' stato dunque invitato a mettersi in contatto con sedicenti intermediari e rappresentanti della Reliance Bank di Madrid in Spagna, incaricati della consegna dell'ingente somma, per ottenere la quale veniva richiesto ed effettuato un ulteriore versamento di 15.000 euro. All'incontro per la consegna dei dollari, fissato a Porto Torres, il prete e' stato avvicinato da un sedicente intermediario bancario, il dott. Williams Adams, accompagnato da un falso rappresentante diplomatico della Costa D'Avorio incaricato della consegna del denaro. E' a questo punto che sono intervenuti gli investigatori della Squadra Mobile di Sassari sorprendendo in flagranza i due truffatori nell'intento di raggirare ulteriormente l'anziano prelato. La fantomatica truffa si sarebbe arricchita anche di poteri magici, in quanto i due nigeriani, tentavano di far credere al prelato che i 3.500.000 dollari contenuti in fotocopia nella valigia erano solo un'espediente di sicurezza per superare i controlli di dogana ma successivamente, la carta fotocopiata avrebbe magicamente ripreso la loro forma naturale di banconote mediante un ''miracoloso'' procedimento chimico di trasformazione con un liquido da reperire a Milano, per il quale chiedevano un ulteriore versamento di 1.350 euro. (05.07.10)
(ASCA)
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