Misano Connection nelle proprietà dell'avvocato un piccolo impero del sesso

  • 12 anni fa
Mercoledì mattina i Carabinieri di Riccione hanno portato a termine l'operazione "Misano Connection" con l'esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere.
L'indagine era partita lo scorso febbraio in seguito all'arresto di un cittadino brasiliano transessuale non in regola con le norme di soggiorno, che si prostituiva in un appartamento a Riccione. I Carabinieri hanno eseguito un controllo sulla proprietà dell'immobile e la sua gestione, che avveniva tramite un canone di affitto, spesso percepito in nero, che variava dai 1000 ai 1500 euro per appartamenti di 30 metriquadri. Gli immobili risultavano essere intestati ad un avvocato di Misano, G.G., e gestiti da Z.R.

In seguito ad ulteriori verifiche, G.G. è risultato il proprietario di ben 15 appartamenti, occupati da italiane e straniere, che qui si prostituivano. Gli immobili si trovano tutti tra i Comuni di Riccione, Misano Adriatico e Rimini; erano censiti con riferimento a G.G. come persona fisica e alla società "Giulia C. s.a.s" come persona giuridica. Dalle indagini su Internet sono risultati numerosi gli annunci pubblicitari con recapito telefonico corrispondente a questi appartamenti. E' emerso quindi una vera e propria organizzazione, al cui vertice si poneva G.G, mentre z.R. e P.M. si occupavano della gestione delle prostitute, in particolar modo occupandosi del trasporto nelle abitazioni e della riscossione del denaro dell'affitto. Una terza persona, il tecnico informatico D.F.P., era il responsabile degli annunci via web. Per rendere più appetibili le ragazze coinvolte nel giro di prostituzione, ne modificava le foto. Coinvolto anche B.R.T., altro complice che costringeva la moglie e le tre cognate a prostituirsi. Nel complesso oltre un centinaio le ragazze coinvolte, di varia nazionalità, mentre il valore degli immobili è di un milione di euro. Sequesrate 13 unità abitative di proprietà della "Giulia C. s.a.s." e di G.G., oltre alla post pay utilizzata da D.F.P. per ricevere i pagamenti delle prostitute. I cinque malviventi si trovano da ieri sera in arresti ai "Casetti" a Rimini.