Margiotta - Necessario combattere il dissesto idrogeologico (29.02.12)

  • 12 anni fa
http://www.pupia.tv - Margiotta - Necessario combattere il dissesto idrogeologico. La nostra mozione, a prima firma della collega Braga, riteniamo sia precisa e puntuale ed ha un punto qualificante, tra gli altri: quello del «no» a qualsiasi condono edilizio, quello del «no» all'abusivismo. Seguiremo, dunque, le indicazioni del Governo per quanto riguarda il voto sulle diverse mozioni, ma ci asterremo su quelle che non trattano questo tema o che lo trattano in modo blando perché, a nostro parere, è invece fondamentale.
Condividiamo anche il giudizio che il Governo dà della mozione della Lega. Non si può pensare che sia tempo di spendere finanziamenti disperdendoli in mille rivoli al di fuori della programmazione unitaria e coerente. Ci fa, invece, piacere vedere che anche la Lega pone seriamente e concretamente il tema dell'abusivismo edilizio.
Guardiamo, dunque, ad esempio, con curiosità all'atteggiamento che avrà il Popolo della Libertà al momento del voto sulla mozione della Lega che dice parole chiare su questo argomento. Quanti morti ci sono stati negli ultimi anni, da Sarno ad Atrani, dalla Liguria alla Lunigiana, dalle Marche alla Sicilia? Tre il 22 novembre 2011 in provincia di Messina; sei il 4 novembre dello scorso anno a Genova e provincia; dodici il 25 ottobre nello spezzino e in Lunigiana. Potrei fare un lungo elenco, che ovviamente non continuo.
I dati ufficiali del Ministero dicono che ci sono state 1.473 vittime dal 1950 al 2010. E quanti danni al patrimonio abitativo, alle infrastrutture, alle aree produttive? Danni per i quali il Governo, negli ultimi vent'anni, ha speso ben 52 miliardi di euro, mentre due soli miliardi di euro nello stesso periodo ha speso per finanziare la legge n. 183 del 1989. Quindi, interventi strutturali finanziati poco determinano interventi fatti, invece, sull'onda dell'emergenza, costosissimi per questo Paese. Ecco perché è tempo di scelte chiare, nette e decise in questa materia. Questa è l'Italia: morfologia, geologia, orografia, idrografia ne fanno un Paese a forte rischio. Il tutto è reso peggiore da un intervento antropico che oggettivamente ha aggravato la situazione e dai cambiamenti climatici che iniziano a determinare effetti a questo punto concreti e visibili. Il 10 per cento del territorio nazionale è ad elevata criticità, l'89 per cento dei comuni è a rischio, 5,8 milioni di italiani vivono sotto questa minaccia. Contemporaneamente, l'antropizzazione in questo Paese non è mai andata avanti in modo virtuoso, tutt'altro. È necessario un piano straordinario di manutenzione del territorio rispetto ai fenomeni di dissesto idrogeologico e bisogna potenziare anche attraverso nuove leggi la Protezione civile, che fa un buon lavoro e, però, troppe volte agisce in modo ancora troppo disomogeneo da parte a parte del Paese e dell'Italia. Tutto questo, non è altro rispetto allo scopo che questo Governo ha. Tutto questo significa salvare l'Italia. L'Italia si salva anche e soprattutto così. (29.02.12) 

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