Operazione 'Criminal Minds' della Guardia di Finanza di Rimini arresti e sequestri
  • 12 anni fa
Vasta operazione anticrimine della Guardia di Finanza di Rimini: 25 le misure restrittive con sequestri per oltre dieci milioni di euro e 45 perquisizioni in varie province (Rimini, Pesaro Urbino, Forli' Cesena, Pisa, Roma, Milano, Sassari, Ancona). Sono coinvolti imprenditori italiani e sammarinesi, professionisti e persone collegate alle criminalità organizzata. I reati contestati sono vari e vanno dalla corruzione alla divulgazione di notizie riservate, dall'estorsione alla ricettazione. Ed ancora: trasferimento fraudolento di valori, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, detenzione e spaccio di stupefacenti e di sostanze dopanti e morte come conseguenza di altri reati. Una maxioperazione che ha impiegato oltre 150 militari (con rinforzi esterni) e 50 mezzi. Sono 16 le persone arrestate, 7 sono ai domiciliari, 2 persone hanno l'obbligo di dimora e 2 sono tuttora latitanti. Una indagine che e' partita nel 2010 e che integra in se' vari filoni: sequestro, droga, prostituzione, ricettazione, corruzione, estorsione. Il personaggio principale e' un imprenditore di una finanziaria sanmarinese. L'uomo, per cui e' stata fatta richiesta di estradizione dalla repubblica del Titano, aveva una ramificata rete di contatti e clienti non tutta lecita. Tutto e' partito da un imprenditore anconetano, che si era rivolto alla finanziaria per ottenere un prestito. L'uomo, protestato e fallito, non poteva avere il denaro per vie "pulite". L'imprenditore sanmarinese aveva cosi' proposto di far ottenere la cifra, tramite un prestanome. L'importo richiesto, di circa 2 milioni di euro, era stato maggiorato di 500 mila euro a titolo di interesse. Gli altissimi interessi hanno portato allo scontro i due imprenditori. Il sammarinese ha fatto affidamento sulle sue due guardie del corpo, di origine napoletana ed affiliati al Clan Gallo, utilizzati spesso come "recupero crediti". I due hanno contattato un boss della malavita per far dissuadere l'anconetano dai suoi propositi. Questi ha quindi deciso di passare alle vie legali, denunciando il fatto alle procure di Ancona, Rimini e San Marino. In Repubblica, un solerte gendarme ha pensato bene di avvisare della denuncia l'imprenditore sanmarinese . L'uomo ha quindi contattato un gruppo di albanesi, a loro volta impiegati in traffici legati alla droga e alla prostituzione in night club di Misano. Tra le loro specialita' anche il commercio illegale di integratori in alcune palestre. Potrebbero essere tra i responsabili della morte del bodyguard riminese, avvenuta tempo fa. Ricapitolando, i coinvolti sono l'imprenditore sanmarinese, il titolare del night club di Misano Adriatico, immobile posto sotto sequestro; un avvocato riminese, suo socio nell'attivita' imprenditoriale; un rappresentante legale di una societa' di investigazioni sanmarinese; i due bodyguard napoletani e due imprenditori marchigiani. La società di investigazioni faceva controlli sui potenziali clienti della finanziaria, avvalendosi anche di agenti di polizia locale. Oltre al night club sono stati sequestrati una societa' di noleggio di auto di lusso di San Marino, un'auto, 13 immobili. 
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