Andria, le verità nascoste: Quando Garibaldi "votava comunista"

  • 13 anni fa
http://www.videoandria.com/ Nel 1948, in Italia, si svolse la seconda consultazione elettorale a suffragio universale, dopo quella del 1946. Le elezioni si tennero il 18 aprile. Queste elezioni politiche furono decisive per il popolo italiano, i due grossi schieramenti rappresentavano infatti due realtà contrapposte: la Democrazia Cristiana e il Il Fronte Democratico Popolare per la libertà, la pace, il lavoro (o semplicemente Fronte Democratico Popolare), una federazione politica di sinistra, costituita il 28 dicembre 1947 e formata principalmente dal Partito Comunista Italiano (PCI) e Partito Socialista Italiano (PSI). L'esito delle elezioni fu favorevole alla Democrazia Cristiana. Non tutti sanno, però, che una figura particolare della campagna elettorale del 1948 fu curiosamente Giuseppe Garibaldi. Tra i tanti manifesti dal contenuto informativo non proprio veritiero che purtroppo caratterizzano oggi come allora le partite elettorali più importanti, infatti, la figura di Giuseppe Garibaldi, "l'eroe dei due mondi" come molti chiamano, fu effettivamente utilizzata per pubblicizzare il Fronte Democratico Popolare nell'imminente nelle elezioni nazionali. Tanti e diversi i manifesti con i più disparati slogan caratterizzarono la campagna elettorale dei partiti sostenitori. Uno degli "stili" più evidenti fù l'inserimento del disegno del volto di Garibaldi con dietro una stella a cinque punte. Questo "stemma elettorale" fu inciso anche sui muri di alcuni edifici della città di Andria, dove a distanza di anni, questi erroneamente vengono considerati da alcuni come messaggi politici risalenti al Regno D'Italia, dove proprio Garibaldi fu candidato anche ad Andria come deputato. Di questo clamoroso errore se ne accorto Michele De Lucia, storico autodidatta della città di Andria che ha voluto così descrivere la curiosa vicenda politica. http://www.videoandria.com/

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