REGIONE PUGLIA | Angherie nei confronti degli operatori enti di formazione

  • 13 anni fa
REGIONE PUGLIA | Angherie nei confronti degli operatori enti di formazione "Non c'è pace per gli operatori dipendenti dagli Enti di formazione professionale accreditati presso la Regione Puglia, comandati presso le province e dalle stesse dislocati nei Centri Territoriali per l'Impiego". Ad affermarlo è il prof. Pompeo Camero, Assessore alle Politiche attive del Lavoro ed alla Formazione Professionale della Provincia di Barletta Andria Trani. "Le ragioni di tale situazione -sottolinea a tal riguardo Camero- risiedono innanzitutto nelle eccezioni sollevate dall'Audit regionale di primo livello in applicazione del regolamento (CE) 438/01 ed evidenziate in un incontro tenutosi in Regione con l'Assessore al Welfare Elena Gentile e con i dirigenti di riferimento per i CPI. In detta circostanza i referenti delle province pugliesi presenti all'incontro, sono stati catechizzati a dovere sulla necessità che si recuperino somme dai riferiti Enti di formazione, chiedendo di tagliare loro il 4% del fondo incentivi e soprattutto la Progressione Economica Orizzontale maturata dai lavoratori e da corrispondersi agli stessi in funzione delle dinamiche imposte dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della categoria". "Basterebbe già questa richiesta per inorridire -- esclama Camero -- posto che si dovrebbe intervenire per giunta sul pregresso, sulla scorta dei dati che dovrà fornire l'Autorità PO del FSE attraverso l'Ufficio riscontro e rendicontazione". "Non è dato conoscere quale sarà la posizione che andranno ad assumere poi i referenti dei controlli di secondo livello a recuperi sostanzialmente avviati, ma quel che è strano in questa circostanza, è il fatto che i sindacati dei lavoratori non abbiano fatto sentire sino in fondo la loro voce, nonostante invitati a ciò, particolarmente la CGIL che nel settore miete ampi consensi e che spero non intenda praticare sconti alla Vendoliana Regione, smarrendo il proverbiale piglio combattivo, nel presupposto che comunque gli Enti di Formazione - datori di lavoro, dovranno pagare emolumenti tabellari, anche se i relativi rimborsi andranno ad escludere una voce stipendiale essenziale, originata da Contratti Nazionali di Lavoro che portano anche la loro firma". L'Assessore Camero poi, come un fiume in piena, solleva ancora il problema che, "nonostante da giugno 2010, su apposito avviso pubblicato dalla Regione Puglia, la VI provincia pugliese abbia definito una graduatoria di 16 Operatori degli Enti di Formazione Professionale accreditati, da dislocare presso i Centri per l'Impiego, onde consentire al nuovo Ente di condurre in porto i programmi sull'Osservatorio del Mercato del Lavoro, tarda tutt'oggi il relativo riscontro, nonostante la Regione detenga i Fondi Strutturali necessari per pagare questi precari, peraltro già storicizzati nella misura 3.1 del vecchio POR ed oggi allocati nell'Asse II del PO Puglia 2007/2013". "Si badi bene che quegli lavoratori nel frattempo sono finiti in cassa integrazione e sono oramai prossimi al licenziamento, in una Regione -conclude l'ass. Camero- il cui Presidente considera i precari della formazione veri eroi dei nostri tempi"! fonte: http://www.andrialive.it/news/Politica/16761/news.aspx#main=articolo Intervista a Pompeo Camero - Ass. Politiche attive del lavoro, Provincia BT 

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