Pasolini: er pecetto supertestimone

  • 14 anni fa
Roma. Si chiama Silvio Parrello, 67 anni, in arte er pecetto, soprannome col quale viene citato anche nel romanzo I ragazzi di vita (1955). Conobbe Pasolini ai tempi in cui lo scrittore viveva in via Fonteiana, a due passi dalla case popolari di via Donna Olimpia. Per anni ha raccolto informazioni, confidenze di piccoli e grandi malavitosi, indiscrezioni, ma non solo voci.Certe cose Parrello, insomma, le ha sempre dette. Solo che questa volta davanti a lui cera Francesco Minisci, un pm che allepoca aveva solo 3 anni. Parrello è stato convocato venerdì scorso come «persona informata dei fatti». La sua testimonianza era stata già registrata e raccolta dallavvocato romano Stefano Maccioni e dalla criminologa Simona Ruffini. Al pm er pacetto ha raccontato quello che nel quartiere si dice da sempre. Vale a dire che subito dopo la morte del poeta, unAlfa Romeo quasi identica a quella di Pasolini, sarebbe stata portata in una carrozzeria sulla via Portuense. «Era sporca di sangue e di fango, aveva una botta sulla fiancata», ha detto Parrello al magistrato. Er pecetto in passato era stato già sentito dallallora presidente della Commissione Stragi Giovanni Pellegrino e dallavvocato di parte civile Guido Calvi. Questa volta però ha fatto i nomi. Quello del carrozziere, e, in particolare, quello dellamico dal quale ha raccolto tutte le sue confidenze. E ha anche aggiunto il nome di un altro carrozziere che vedendo lAlfa in quello stato e collegandola al delitto si era rifiutato di ripararla. Servizio di Maria Novella De Luca
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