Ambasciatore d'Italia in Romania: puntare su doppia transizione

  • 3 mesi fa
Roma, 17 feb. (askanews) - Le imprese italiane che da decenni operano in Romania hanno dato vita a un modello di internazionalizzazione di successo. Adesso, però, la cooperazione tra i due Paesi è a un punto di svolta, ha dichiarato l'ambasciatore d'Italia a Bucarest Alfredo Maria Durante Mangoni parlando dei settori su cui puntare all'indomani del Forum economico Italia-Romania."Adesso è il momento di passare a una fase nuova e in questo senso il Business Forum che si è tenuto in Farnesina lo stesso giorno del Vertice intergovernativo rappresenta un segnale forte della volontà delle parti di rivitalizzare questa relazione economica. In quali direzioni? Dobbiamo puntare ai settori dell'energia, della transizione climatica, tutte le declinazioni della decarbonizzazione, dove imprese italiane e romene possono collaborare: rinnovabili, centrali a gas a cogenerazione, sviluppo dell'energia nucleare dove la Romania rappresenta un terreno di sperimentazione molto interessante, le grandi infrastrutture dove siamo già molto presenti, il settore dell'acciaio, il digitale. Credo che la relazione economica e gli investimenti italiani in Romania debbano puntare sempre di più su settori innovativi, alle tecnologie emergenti, cercare di collegare il vibrante mondo delle start-up romene che sta crescendo negli ecosistemi di Bucarest e delle principali città come Cluj Napoca con la creatività italiana, con una certa dose di capitale di rischio, di venture capital italiano, che abbia voglia di investire su queste start-up romene, partendo anche dalla forte connettività che il Paese è in grado di offrire, dal fatto che c'è un eccellente formazione in campo digitale ed è merito dei politecnici romeni che formano programmatori e sviluppatori di eccellente livello. In generale il digitale, la doppia transizione sono dei settori fondamentali per il futuro di questa relazione bilaterale".

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