A Brescia il seminario di AIL pazienti-medici

  • 7 mesi fa
Brescia, 23 ott. (askanews) - Si è tenuto a Brescia il 21 ottobre il Seminario pazienti-medici sulle Malattie Mieloproliferative croniche Ph- promosso da AIL, Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma. Un'occasione importante di confronto promosso dalle sezioni pazienti di AIL con la divisione di ematologia degli Spedali Civili di Brescia dove queste persone vengono curate. Abbiamo parlato con Giuseppe Rossi vice presidente AIL Brescia: "È una iniziativa che AIL tiene da diversi anni e che ha il significato di mettere insieme medici e pazienti a discutere, a chiarirsi su tutte le problematiche che riguardano le malattie rare che impattano sui singoli malati. Oggi cerchiamo di rispondere a tutte queste domande che riguardano queste malattie". Gli specialisti hanno presentato il quadro generale attuale del trattamento di queste patologie e hanno approfondito la possibilità di intervenire con il trapianto. Ha parlato inoltre la dottoressa Alessandra Tucci, Direttrice Ematologia Spedali Civili Brescia: "Le patologie Mieloproliferative croniche Ph- sono complessivamente rare ma in ematologia rappresentano circa il 10% di tutte le malattie che vengono seguite. La diagnosi può essere occasionale in quanto nella maggior parte dei casi non danno una sintomatologia specifica, a volte abbiamo anche dei farmaci più specifici che controllano bene i sintimo che possono manifestarsi. In una piccola parte le patologie sono tali per cui è necessario intervenire con terapie più complesse fino al trapianto di midollo osseo". Di questo abbiamo parlato con il professore Domenico Russo, Università degli Studi di Brescia: "Il trapianto è una procedura assolutamente curativa, ma è una procedura delicata che ha la sua utilità e mortalità. Noi dobbiamo individuare il momento più opportuno perché il rischio trapiantologico non sia troppo alto rispetto al rischio della malattia". Diverse le domande emerse durante il seminario che hanno permesso di chiarire molti dubbi riguardo a queste malattie croniche con le quali è possibile convivere.

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