Napoli: SRM presenta nuovo Rapporto 2023 "Italian Maritime Economy"
  • 9 mesi fa
Napoli, 13 lug. (askanews) - SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) ha presentato presso il Centro Congressi della Stazione Marittima di Napoli, il decimo Rapporto Annuale "Italian Maritime Economy", intitolato quest'anno Porti, shipping e logistica al centro dei nuovi scenari del Mediterraneo: 10 anni di analisi, dati e riflessioni sulla competitività del settore e sul ruolo dell'Italia. Si tratta di un'edizione speciale poiché il centro studi ha inteso razionalizzare tutti i principali accadimenti che hanno impattato su questo grande asset del Paese.Massimo Deandreis, direttore generale SRM: "Il rapporto Srm in 250 pagine guarda i trend di lungo periodo. Osserviamo che l'economia marittima è cresciuta stabilmente dell'1,6% all'anno in questi dieci anni, quindi 16% complessivamente, a livello globale, ma ci sono alcuni settori cresciuti di più, come i containers".Un altro fattore che emerge con grande chiarezza nel rapporto è la centralità del Mediterraneo. Per Deandris, "Il Mediterraneo innanzitutto con la guerra ha avuto un riposizionamento con tutto quello che riguarda il commercio marittimo dell'energia, che non significa solo via mare e poi il ruolo dei porti come hub energetici; questo richiama al futuro del posizionamento dei porti italiani, non più soltanto luoghi di passaggio delle merci, ma anche di passaggio dell'energia".SRM ha dedicato una parte del volume alle dinamiche congiunturali che confermano il grande rilievo del settore che fornisce un contributo notevole all'internazionalizzazione del Paese: 380 miliardi dell'import-export viaggia via mare ed i porti movimentano mezzo miliardo di tonnellate ed oltre 61 milioni di passeggeri. Paolo Scudieri presidente di SRM: "Il decimo rapporto Srm rappresenta in modo significativo quanto vale per l'economia nazionale, ma anche per il Mezzogiorno che rappresenta il 70% dei trasporti marittimi. C'è la necessità quindi di essere competitivi, di avere strutture sempre più adeguate alle committenze internazionali per attrarre sempre più possibilità di utilizzo dei nostri porti e dei nostri servizi".Dal rapporto è emerso che i porti del Mezzogiorno giocano un ruolo chiave. Giuseppe Nargi, direttore regionale Intesa San Paolo per la Campania, la Calabria e la Sicilia: "Siamo in una condizione assolutamente favorevole per rilanciare tanti spunti di lavoro importanti al Sud. Abbiamo il Pnrr, che sicuramente ha difficoltà, ma può dare un'ulteriore spinta di ripartenza al Mezzogiorno che è diventato centro logistico di tanti aspetti, transizione energetica, green e digitale".
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