Abodi a Palermo: «Stadio Barbera incluso nei lavori di riqualificazione per Euro 2032»

  • 11 mesi fa
Il Renzo Barbera rientra nel progetto di riqualificazione promosso dal ministero dello Sport nell’ottica della candidatura ad Euro 2032, ma la possibilità di veder l’erba della Favorita calpestata dai campioni che parteciperanno al campionato europeo al momento rimane bassa. 

Sul campo del Velodromo, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, oggi in visita a Palermo per confermare l’attenzione e il lavoro del governo per il miglioramento dei luoghi di sport, spiega la scelta - «dolorosa» - di tenere Palermo in panchina: valutazioni della Uefa «sull’affidabilità dei dossier, questo il motivo per il quale purtroppo è stata fatta dalla Federcalcio su quei 10 stadi (Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari, ndr) e non su quello di Palermo - ha spiegato il ministro -. Abbiamo dovuto scegliere progetti in qualche maniera già in movimento. Quegli stadi che versano nelle stesse condizioni del Renzo Barbera hanno già dei progetti in stato avanzato: penso a Cagliari e Bologna, uno deve essere migliorato significativamente, l’altro abbattuto e ricostruito, ma sono già avanti nell’iter amministrativo, hanno fatto già un pezzo di trafila. Un elemento significativo per le valutazioni della Uefa. Io comunque credo che la cosa più importante sia contribuire al miglioramento del Barbera».

E lascia uno spiraglio: «Stiamo comunque parlando per la prima volta di un evento che avverrà tra nove anni - prosegue - potrebbero cambiare i formati, da 24 a 32 squadre per esempio, e allora potrebbe servire uno stadio in più o potrebbe venir meno la disponibilità di uno stadio per varie ragioni. E quindi avere Palermo pronta con uno stadio moderno penso sia una cosa buona. Ma bisogna pensare anche all’aspetto di una candidatura non solo italiana. Dunque, potrebbe diminuire il numero di stadi previsti». 

Insomma, i palermitani dovranno accontentarsi di un ammodernamento, ormai inevitabile a prescindere dagli Europei, poi chissà. Il sindaco Roberto Lagalla, che insieme all’assessore Sabrina Figuccia ha accolto il ministro, però, è ottimista: «Ci ha assicurato che Palermo è a tutti gli effetti all’interno di quel circolo di destinazione delle risorse previste per Uefa 2032 - dice -. Ancora non si sa se saremo in effetti paese ospitante, quanti lo saranno e quante saranno le squadre in gioco. Come sempre ci fasciamo al testa prima di essercela rotta. Siamo impegnati in una situazione non più rinviabile come la riqualificazione dello stadio».

In ottica riqualificazione, i temi si sono poi allargati a tutto il mondo impiantistico palermitano, che da anni ha lasciato senza casa tanti sport, le relative federazioni e i ragazzi delle scuole. E verso quest’ultime è rivolto il pensiero del sindaco e del ministro. «Per me la priorità va alle palestre scolastiche - dice Adobi -, poi c’è una priorità diversa sugli impianti rappresentativi della città, il Velodromo, l’impianto del rugby, le piscine, il palazzetto dello sport, il diamante». E proprio il Velodromo è agli ultimi dettagli: «È un traguardo che mostriamo al ministro, i lavori sono sostanzialmente completati - sottolinea Lagalla - bisogna definire il miglioramento della volta per la quale pensiamo ad un efficientemente energetico, ma per quello che concerne l’utilizzo per eventi e manifestazioni sportive siamo al miglio finale. L’impianto è di per sé agibile, bisogna capire quando potrà essere consegnato alle federazioni: con la fine dell’estate penso che potrà essere immesso direttamente nella gestione delle attività sportive».

All’appello, però, manca l’attività ciclistica, sport principe della struttura: «La pista non è stata oggetto di interventi di riqualificazione - prosegue - ma la federazione ciclistica ci ha fatto sapere che esiste la condizione per poterla mettere a disposizione degli sport su pista». 

Nel video Lagalla e Abodi.

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