Mutilazioni genitali femminili: "Against All Odds" ha vinto il festival del Cinema di Ouagadougou

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Il film "Against All Odds" ha vinto il primo premio al “Fescapo”, il Festival panafricano del Cinema e della televisione che si tiene a Ouagadougou, in Burkina Faso), nella sezione dedicata ai cortometraggi. Nel documentario si racconta la vera storia di Charity, che all’età di 12 anni è stata la prima ragazza del suo villaggio a dire no alle mutilazioni genitali femminili. Charity Reasian Nampaso che insieme ad Andrea Iannetta è anche la regista del film ringraziando, in occasione della premiazione, ha detto “questa è la mia storia e quella silenziata di milioni di donne che convivono con le MGF, io sono l’esempio del coraggio e della forza che hanno molte di queste donne e ragazze; noi combattiamo per i nostri diritti e per quelli di tutte le donne, io sono una voce, tu puoi essere una voce, insieme possiamo porre fine alle MGF e alla violenza di genere“. Il film racconta la storia vera di Charity, una ragazza della regione del Masai Mara in Kenya. Charity ha 12 anni e vive con i propri genitori aspettando con impazienza il giorno in cui sarà escissa e diventerà una donna, come le ragazze più grandi del villaggio. Ma un giorno a scuola vede un video che mostra i rischi e le conseguenze legate alle mutilazioni genitali femminili. Improvvisamente cambia idea sulla pratica e ne parla con i genitori. La madre sceglie di ascoltarla e di sostenerla nella sua scelta di non essere escissa, mentre il padre teme la reazione del villaggio. Il film mostra il complicato percorso di Charity, dal rifiuto da parte della famiglia e della comunità alla fuga dal villaggio, fino al suo impegno attuale in favore dei diritti delle ragazze in Kenya e in Europa e al lungo e difficile riavvicinamento con il padre.