Mafia, le intercettazioni del blitz: "Finalmente ci siamo riuniti tutti"

  • 2 anni fa
  Il carcere non è un problema per i mafiosi. I padrini più autorevoli di Palermo scontano in silenzio le loro condanne e poi tornano al comando dei clan. Così è accaduto a Pietro Tumminia, capo della famiglia di Altarello, quartiere della periferia sud orientale della città: si è fatto dodici anni di carcere, nel dicembre 2020 è tornato in libertà, e lo stesso giorno ha ripreso il posto che era suo all"€™interno di Cosa nostra. Con il consenso di tutta la famiglia criminale. Un altro mafioso, Felisiano Tognetti, aveva avuto addirittura un permesso premio: arrivato a Palermo, anche lui si era dato un gran da fare per rilanciare i progetti di Tumminia. .L'ARTICOLO di Salvo Palazzolo .