Catalogna verso il voto: ultime ore sotto tensione

  • 7 anni fa
Unionisti contro indipendentisti: la Spagna si divide e contende le piazze
Manifestazioni e contro-manifestazioni. Voti e contro-voti. All’indomani del referendum simbolico contro la secessione catalana, e alla vigilia di quello reale, ma che il governo considera incostituzionale, a scendere in piazza sono le due anime della Spagna. In contemporanea a chi, a Barcellona, gridava la sua voglia di indipendenza, migliaia hanno sfilato per l’unità da Madrid a Valladolid, Pamplona, Siviglia e allo stesso capoluogo catalano.

Lo zoom di euronews sulle manifestazioni contro l’indipendenza della Catalogna avvenute questo sabato

Hoy muchos miles de personas hemos salido a la calle hartos del adoctrinamiento y las ilegalidades independentistas. #EspanaSaleALaCalle pic.twitter.com/VVWOAo0lmq— Norberto Domínguez ن (@NorberDR) 30 settembre 2017

#EspanaSaleALaCalle, “la Spagna scende in strada”, l’hashtag con cui su Twitter rimbalzano foto e testimonianze delle mobilitazioni per l’unità della Spagna, avvenute in diverse città del Paese. Fra gli organizzatori Hazte Oir, gruppo tradizionalista di matrice ultracattolico, che aveva dato appuntamento per mezzogiorno davanti ai municipi di tutto il Paese

Colonne di mezzi della polizia e raid della Guardia Civil per impedire il voto informatico: sale la tensione a qualche ora dal voto
La mobilitazione di colonne di veicoli della polizia prova intanto una tensione crescente. In esecuzione di un ordine della magistratura, sabato la Guardia Civil si è recata negli uffici catalani della “Segreteria delle telecomunicazioni e della Sicurezza digitale”, per bloccare le infrastrutture informatiche necessarie al voto.

La guardiacivil entra en cesicat -organismo de la Generalitat responsable de ciberseguridad-para impedir el voto electrónico#EstamosporTI— Ministerio Interior (@interiorgob) 30 settembre 2017
Su Twitter l’annuncio del Ministero degli interni spagnolo: “La Guardia Civil entra alla Cesicat, l’organismo della Generalitat (ndr: catalana) responsabile della cybersicurezza, per impedire il voto elettronico”

Occupazioni pacifiche e sigilli della polizia. Il braccio di ferro sulle scuole che ambiscono a diventare seggi
Circa 5.3 milioni i cittadini catalani chiamati ad esprimersi questa domenica. Per assicurarsi gli oltre 2.300 seggi che hanno promesso, organizzatori e sostenitori del referendum hanno occupato pacificamente diverse scuole. 163, quelle recensite dalla polizia catalana, che pur senza ricorrere alle maniere forti ha però rinnovato l’appello agli sgomberi entro l’alba di questa domenica. Un totale di circa 1.300 quelle a cui sono stati posti i sigilli, per evitare che vengano impiegate per ospitare dei seggi.

Al governo centrale, che a più voci ribadisce l’incostituzionalità della consultazione, le autorità catalane replicano puntando al milione di votanti e la strada affidando il suo messaggio indipendentista, anche alle più acrobatiche iniziative.

Consigliato