Matteo Renzi si è dimesso da primo ministro , rimane per gli affari correnti
  • 7 anni fa
“Non abbiamo paura della democrazia né dei voti”: così Matteo Renzi si è rivolto alla direzione del Partito democratico, prima delle dimissioni formali da primo ministro davanti al capo dello Stato Sergio Mattarella.

Non è stato tuttavia affrontato il tema degli sviluppi interni al partito, da rinviare a fine crisi di governo. Renzi – che in giornata aveva confermato le dimissioni via Twitter – non ha escluso né l’ipotesi del voto anticipato né quello di un governo di larghe intese.

La enews di oggihttps://t.co/hFKsY8oa4r pic.twitter.com/FHpi1msOks— Matteo Renzi (@matteorenzi) 7 décembre 2016

O si va a votare dopo la sentenza della consulta sulla legge elettorale, prevista per fine gennaio, oppure se gli altri vogliono un nuovo governo il Pd non può farlo da solo, “perché ha già pagato il prezzo in un tempo non troppo lontano”, ha aggiunto Renzi che aveva promesso le dimissioni dopo l’approvazione della legge di bilancio in Senato avvenuta in giornata.

#direzionePd matteorenzi 'Se le altre forze politiche vogliono votare, il PD non ha paura della democrazia'— Partito Democratico (pdnetwork) 7 décembre 2016
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