Gli attacchi alle strutture sanitarie ad Aleppo sono crimini di guerra. Il sottosergetario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari su euronews
  • 7 anni fa
Da settimane il regime siriano e i suoi alleati hanno intensificato l’offensiva contro i ribelli per la conquista di Aleppo Est, approfittando dell’assenza degli Stati Uniti, impegnati nelle elezioni presidenziali. Reduce da un incontro con alcuni ufficiali europei, il sottosergetario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Stephen O’Brien ha parlato con Euronews per fare il punto della situazione in Siria. “Non c‘è alcun dubbio che sia prima che dopo le elezioni negli Stati Uniti, sia aumentata la pressione sugli abitanti della parte Est di Aleppo – ha affermato -ma anche le paure e le preoccupazioni ad Aleppo Ovest per via dei contrattacchi “

Una tregua minima di 48 ore è quello che le Nazioni Unite chiedono per poter inviare aiuti umanitari e servizi medici alle migliaia di persone ferite. Gli ospedali sono gli obiettivi maggiormente colpiti dai combattimenti. Per l’ONU gli attachi alle strutture sanitarie devono essere considerati crimini di guerra. Continua O’Brien “Siamo arrivati al punto in cui le strutture mediche ed il personale medico sono stati così gravemente danneggiati ad Aleppo Est che praticamente non ci sono ospedali funzionanti e quasi nessuna assistenza medica. Cio rappresenta una violazione del diritto umanitario internazionale.”

I combattimenti hanno costretto i residenti di Aleppo Est a fuggire verso il quartiere controllato dalle forze curde e in altre parti della città in mano al regime.
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