"Governo spaccato, niente piani sulla Brexit". Il Times: "Abbiamo le prove"

  • 7 anni fa
A quasi cinque mesi dal referendum sulla Brexit, il governo di Theresa May non avrebbe ancora alcun piano su come lasciare l’Europa. La premier britannica smentisce tramite un portavoce, ma a sostenerlo è un documento pubblicato dal quotidiano Times e attribuito a un consulente del governo. Il testo, datato 7 novembre e intitolato “Brexit Update” – aggiornamento sulla Brexit – imputa lo stallo soprattutto alle pronunciate spaccature fra ministri anti- e filo-europeisti.

UK government has no overall plan for Brexit, leaked memo cited by BBC says https://t.co/AesEOw165j— Reuters World (@ReutersWorld) 15 novembre 2016

II un lancio dell’agenzia Reuters le prime reazioni di Downing Street: “Non è un documento del governo, non riconosciamo i suoi contenuti”

Intitolato “Spaccature del gabinetto minacciano di far naufragare i negoziati sulla Brexit”, l’articolo del Times è riservato ai soli abbonati. Qui è possibile leggerne i primi paragrafi.

Aggiornamenti sulla Brexit”: cosa dice il documento della discorsia

Per arrivare a comporre le divisioni, il documento sostiene che possano volerci fino a sei mesi in più: un lasso di tempo che, se confermato, impedirebbe di attivare le procedure a marzo, come annunciato da Theresa May. Tra le ragioni pratiche del ritardo, secondo lo stesso memorandum, il fatto che – a fronte di un mancato progetto unitario da parte del governo – ciascun Ministero abbia attivato i propri progetti, per un totale di “oltre 500”: una mole di lavoro che, per essere smaltita, potrebbe richiedere (e costare ai contribuenti), il lavoro di 30.000 funzionari pubblici.

Interesse di Theresa May, sempre in base a quanto riportato dal documento pubblicato dal Times, sarebbe limitare un dibattito pubblico sulla Brexit che metterebbe in luce le spaccature in seno al suo gabinetto e rafforzerebbe il fronte degli europeisti.
È a questo scopo, secondo l’autore, che risponderebbe l’appello del governo britannico al verdetto dell’Alta corte, che a inizio novembre aveva stabilito come l’attivazione delle procedure per lasciare l’Europa richiedano un preventivo via libera del parlamento britannico. L’appello sarà esaminato dalla Corte suprema dal 5 all’8 dicembre.

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