Pavia - Frode fiscale, arrestato ad della Cantina "La Versa" (21.07.16)
  • 8 anni fa
http://www.pupia.tv - Pavia - I finanzieri del comando provinciale di Pavia, su disposizione dell’autorità giudiziaria pavese, hanno tratto in arresto Abele Lanzanova, amministratore delegato della “La Versa S.p.a.”, per i reati di bancarotta fraudolenta prefallimentare e autoriciclaggio.

Le indagini, coordinate dal procuratore Mario Venditti e dirette dal sostituto procuratore Giulia Pezzino, hanno consentito di disvelare un articolato meccanismo di frode ed autoriciclaggio basato su fatture relative ad operazioni inesistenti.

L’amministratore delegato della La Versa come rilevato anche dal collegio sindacale, infatti, si sarebbe appropriato di ingenti somme sottraendole alle scarse risorse finanziarie della Cantina, peraltro già interessata da procedimenti prefallimentari.

Il meccanismo scoperto, si basava sulla simulazione di acquisti di vino da società che si sono poi rilevate essere inesistenti o aver cessato da tempo la propria attività. Tali acquisti venivano pagati mediante bonifici bancari che, in uscita dai conti correnti della Cantina La Versa Spa, venivano accreditati sui conti correnti degli altri indagati. Costoro, dopo aver trattenuto una percentuale sulla somma ricevuta, trasferivano la rimanente parte sul conto corrente di Lanzanova Abele.

A questo punto l’amministratore delegato, per dissimulare la provenienza fraudolenta delle somme, le riciclava trasferendole sui conti correnti della “La Versa Financial International Spa” consentendole così di avere la provvista finanziaria per provvedere all’aumento (parziale) di capitale della Cantina La Versa.

Le indagini hanno consentito di scoprire uno dei primi casi della nuova condotta delittuosa dell’autoriciclaggio, grazie alla quale è possibile sanzionare penalmente anche l’autore del reato presupposto laddove ponga in essere condotte tese ad ostacolare la provenienza delittuosa del denaro.

Nel corso delle operazioni sono state effettuate diverse perquisizioni nelle province di Brescia, Piacenza e Pavia e sono stati notificati ulteriori quattro avvisi di garanzia per i medesimi reati. (21.07.16)
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