Dopo l’esplosione del silos della italcementi

  • 16 anni fa
“Improvvisamente ho sentito un boato, la casa muoversi il lampadario oscillare, ho pensato al terremoto e ci siamo precipitati fuori casa…”
“per tutto il giorno abbiamo sentito l’allarme provenire dalla cementeria, non si riusciva a capire il motivo. Mentre vedevamo la televisione un grossissimo botto una scossa dei vetri un lampo provenire dalla cementeria…..”
“Siamo stati fortunati, poteva andare peggio con l’altro silos vicino in caso di esplosione potevamo saltare tutti in aria e con tutte queste case attorno ,cosa poteva succedere?…….”
“Vede se succedeva qualcosa di grave oltre alle nostre abitazioni sarebbe stato coinvolto il treno che transitava proprio in quel momento…”
Esplosione in fabbrica ad Anagni, morto un operaio
18 luglio 2007 alle 10:23 — Fonte: repubblica.it
Si chiamava Claudio Brillante l’operaio di 41 anni deceduto questa mattina dopo l’esplosione all’interno di una fabbrica che produce cemento nella zona industriale di Anagni. L’uomo, residente in paese, era addetto al funzionamento di una delle autoclavi nell’enorme capannone. Per cause ancora da accertare c’è stata una violentissima esplosione che ha provocato il crollo del capannone e la morte dell’operaio. Questi sono stati alcuni commenti a caldo di chi ha vissuto in diretta a quella che poteva presentarsi come una tragedia. E’ successo non doveva assolutamente succedere, quindi per il fatto che sia successo vuol dire che può ancora succedere e forse con un epilogo meno fortunato di quello di ieri.
Quindi al problema della salubrità del cementificio per la quale la legislazione prevede allocazioni lontanissime dal centro urbano), con l’evento di ieri sera si è aggiunto il problema della sicurezza per il lavoratori oltre che per i cittadini che abitano addossati alla cementeria.

Comitato Cittadino Isola Pulita
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