Ruote in Pista n. 2233 del 17/03/2014 - Renault a Ginevra
  • 10 anni fa
Il percorso che ha portato gli ingegneri Renault a sviluppare la terza generazione della Twingo ha avuto inizio sei anni fa. L'obiettivo era creare una citycar agile e abitabile, con un ingombro esterno quanto più ridotto possibile. L'ex Régie aveva già pensato ad un'architettura con motore posteriore, ma i costi di sviluppo sono sempre stati giudicati troppo elevati. Ed è proprio in questa fase che la strada di Renault incrocia quella di Daimler che stava a sua volta riflettendo sul futuro delle nuove Smart a due e quattro posti. L'accordo tra i due Gruppi risale all'aprile del 2010, un'intesa di progettazione congiunta che ufficializza l'avvio di un progetto comune, ricco di sinergie. La terza Twingo, degna erede soprattutto della mitica R5 piuttosto che della prima generazione del 1993, uscirà dunque dalla fabbrica slovena di Novo Mesto, insieme alle nuove Smart. Si caratterizza per la trazione posteriore e per l'offerta esclusivamente a cinque porte con le maniglie delle portiere posteriori nascoste nei montanti, mentre all'interno dominano spazio e leggerezza e ambienti colorati e personalizzabili. Il cofano motore corto e l'ampio parabrezza garantiscono la migliore visibilità della categoria e gli schienali della panchetta posteriore (ribaltabili nel rapporto 50:50) liberano un pianale piatto su una lunghezza di 1,35 metri. A livello motoristico, la nuova Twingo sarà disponibile con i 3 cilindri 1.0 aspirato da 70 CV e 91 Nm di coppia (con o senza start/stop) e 0.9 turbo da 90 CV e 135 Nm di coppia. Al Salone svizzero, Renault ha presentato anche la Clio R.S. 200 EDC Monaco GP con motore 1.6 turbo benzina da 200 CV che sarà lanciata in Italia entro la fine del mese.
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