Catania - Confiscati i campi di calcio del clan Santapaola (22.07.15)

  • 9 anni fa
http://www.pupia.tv - Catania - Beni del valore di due milioni di euro sono stati confiscati a Roberto Vacante, 52 anni, più volte condannato in via definitiva per il reato di associazione mafiosa.

Roberto Vacante è il genero di Salvatore Santapaola, morto nel 2003. Salvatore era fratello di Benedetto ‘Nitto’, rappresentante provinciale dell’organizzazione mafiosa e cognato di Antonino Santapaola (54 anni) e di Vincenzo (59 anni).

Tra i beni confiscati a Catania e in provincia ci sono un’impresa di gestione di impianti sportivi, tra i quali diversi campi di calcio in pieno centro, due ville tra Catania e Tremestieri Etneo e conti correnti bancari, per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.

Il provvedimento di confisca segue a quello di sequestro del maggio 2014. Le indagini della Dia sono state avviate nell’ arco temporale compreso tra il 1988 e il 2013: è emerso che i beni benché formalmente intestati ai parenti di Roberto Vacante, sono stati ritenuti effettivamente riconducibili alla titolarità di quest’ultimo attraverso una fittizia intestazione che ha visto coinvolti sua moglie e suo fratello.

In particolare sono stati evidenziati forti profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto, tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di un’illecita acquisizione patrimoniale che è derivata dalle attività delittuose connesse all’organico e prolungato inserimento di Roberto vacante nell’ambito della famiglia mafiosa Santapaola.

Le cronache giudiziarie raccontano che Roberto Vacante si sarebbe avvicinato ai Santapaola agli inizi degli anni Novanta: l’11 maggio del 1993 fu arrestato assieme ad altri 33 co-indagati, nell’ambito dell’operazione “Vega” perchè ritenuto responsabile di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni, rapine, usura ed omicidi.

Nel 2000, il 7 dicembre, venne nuovamente arrestato in un’altra operazione antimafia, Zefiro e poi nel 2007 nell’operazione “Arc

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