McDonalds's Angel - Mimmo Parisi

  • 9 anni fa
Il popolo della rete l’ha definita ‘L’angelo di McDonald’s’. Il suo nome, al secolo, era Tugce Albayrak. La sua storia è nota a tutti, o quasi. In quel novembre che segnalava il tramonto dell’ennesimo annus horribilis, il 2014, Tugce era in un Mc di Offenbach, Germania. Un gruppo di balordi affetti da bullagine acuta inizia a infastidire due ragazzine, 13 e 16 anni. Le seguono anche nei bagni. Ci vorrebbe qualcuno che intervenisse. Ma, a quanto pare, solo un disco volante proveniente da Marte avrebbe potuto materializzare qualche omino arrabbiato per farli desistere. Ma i marziani esistono solo nei B movie. Nessuno muove una nocca, un’articolazione. Niente.

Interverrà solo questa ventitreenne: Tugce. La ragazza ha successo. Il branco si allontana. Quando Tugce decide di uscire dal McDonald’s, fuori trova i bulli che l’aspettano. Il capo branco, senza complimenti, le sferra un pugno in pieno viso. Poi è il coma. Poi è la decisione dei suoi di mettere fine a una vita solo vegetativa.
Il tempo passa e continua il suo lavoro di abrasione dei dolori. Anche il cantautore Mimmo Parisi, come tutti, continua la sua strada. Tra un appunto preso dalla rete e qualche riflessione personale, nasce l’idea di “McDonalds’s Angel”. “McDonalds’s Angel” è il saluto che Parisi dedica a una sconosciuta. Esattamente come sconosciute erano a Tugce le due ragazzine che ha difeso in quel Mc di Offenbach.

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