Grecia tra promesse e creditori, per Tsipras la strada è stretta

  • 9 anni fa
La Grecia volta pagina. Dopo cinque anni passati a stringere la cinghia, i greci hanno detto ‘basta’ e gli elettori hanno scelto in massa Syriza, il partito di isparazione comunista che ha promesso di mettere fine all’ “umiliazione e al dolore”.

Il risultato delle elezioni parlamentari nel Paese più indebitato d’Europa sta scuotendo i mercati e preoccupa molte capitali europee.

Prima fra tutte Berlino. Il governo Merkel sostiene una politica europea fatta di riforme strutturali e disciplina fiscale. L’attenzione rivolta alle elezioni greche si misura anche nella pronta reazione del presidente della Bundesbank.

Il capo della banca centrale tedesca, Jens Weidmann, ha subito ribadito che Atene deve attenersi agli accordi firmati con la troika.

“Il mio consiglio al nuovo governo greco è quello di uscire dall’euro – sostiene l’esponente della Cdu, Klaus-Peter Willsh – perché la bassa competitività della Grecia non può resistere a una moneta così forte. Attendiamo di sapere cosa ne

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