Zuccherino è quell’arancio che gentile il palato rende in questa stagione alla salsedine che d’azzurro e desiderio folle la mia pelle soffia
Vita che fortifica la vita e all’abbondanza m’accomuna quando con avidità del gusto dall’albero alla mano sulle labbra il lesto andare frena
Albicocche a colazione fessure di piacere fanno gli occhi rito ancestrale che sul cronometro però l’intera era intona
E mi rammento che anche quando nell’anello nostro qualcuno entra (e ci delizia) a compito ultimato come le albicocche va altrove
note: come il piacere delle albicocche a colazione, ogni accadimento, dentro il cuore del suo tempo e a prescindere dalla nostra consapevolezza, Ama, Insegna, e poi va altrove