Hanno ucciso Charlie, Charlie è vivo. Il nostro omaggio alle vittime

  • 9 anni fa
Hanno ucciso Charlie, Charlie è vivo. Decapitato nella redazione, il settimanale continua però sempre più a vivere anche nella solidarietà e nei ricordi. Ecco quello che noi dedichiamo a chi è morto nell’attacco.

Primo a cadere è l’addetto alla portineria Frederic Boisseau, abbattuto dopo essere stato costretto dagli assalitori a mostrare come arrivare alla redazione.

Le raffiche di mitra stroncano poi fra gli altri anche Franck Brinsoralo, l’agente di polizia dal 2011 incaricato di proteggere il direttore Charb.

Remembering #Cabu: Euronews’ Lise Pederson pays a personal tribute to slain #CharlieHebdo cartoonist http://t.co/yUfFlFX7Hj #JeSuisCharlie— euronews (@euronews) 8 Gennaio 2015

“Ogni religione è un’ideologia – le parole che oggi conserviamo di Cabu -. E ogni ideologia può essere criticata. Non vedo perché non potremmo e quindi continueremo a farlo”.

“Cabu” era poi la firma che nascondeva Jean Cabut: con i suoi 76 anni colonna della redazione e infaticabile persecuto

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