Otto bambini massacrati a Cairns, l'Australia vive l'incubo della violenza

  • 9 anni fa
Familiari e amici lasciano fiori e orsacchiotti a Manoora, un sobborgo povero di Cairns, dove si è consumata una strage: otto i cadaveri di bambini, di età compresa tra i diciotto mesi e i quindici anni, trovati dal fratello ventenne al rientro in casa.
Sembra che siano stati tutti accoltellati. La madre è ferita al collo e al petto. È ricoverata in condizioni stabili ed è già stata ascoltata dalla polizia, che per ora non ha indicato alcun sospetto e ha rassicurato la popolazione sul timore che vi sia un assassino seriale in circolazione.

Nel quartiere, descritto da alcuni vicini come difficile, devastato dall’alcolismo e dalla droga, risiede una popolazione in larga parte indigena, proveniente dalle isole dello Stretto di Torres.

Il premier Tony Abbott ha parlato di un “indicibile crimine”, e ha ricordato che si tratta di “giorni di dure prove” per l’Australia, dopo la presa d’ostaggi di lunedì a Sidney.

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