I ferrovieri francesi verso la 2° settimana di sciopero

  • 10 anni fa
Tensione a Parigi davanti all’Assemblea nazionale. I ferrovieri francesi sono al loro settimo giorno di sciopero. Si tratta dello sciopero più lungo alla Sncf dal 2010 e i sindacati sono intenzionati a resistere ancora.

Oggi il Parlamento discute la riforma che ha scatenato il dissenso e la polizia ha impedito ai manifestanti di avvicinarsi ai deputati.

L’obiettivo del governo francese, in primo luogo, è quello di risparmiare e di stabilizzare il debito delle Ferrovie dello stato, pari a 44 miliardi di euro, preparando l’apertura alla concorrenza.

I sindacati prevedono un degrado del servizio e delle condizioni di lavoro e un aumento dei prezzi per i viaggiatori. Ma il messaggio non sembra passare fra i pendolari:

“È uno scandalo, ne abbiamo abbastanza – dice un uomo – Un giorno va bene, ma anche il diritto allo sciopero deve avere dei limiti”.

E una donna aggiunge:

“Non posso smettere di pagare l’abbonamento perché sono in prelevamento automatico mensile, ma ho degli amici che hanno l’abbonamento in scadenza e che non lo rinnoveranno”.

Secondo la Sncf lo sciopero finora è costato all’azienda pubblica 80 milioni di euro, fra mancata vendita di biglietti e rimborsi dovuti ai viaggiatori rimasti senza treno.

Per i sindacati la lotta si giustifica per mantenere un servizio pubblico di qualità.

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