Tunisia: a tre anni dalla rivoluzione il sistema scolastico peggiora

  • 10 anni fa
A tre anni dalla rivoluzione, la squadra di Learning World è andata in Tunisia per capire quale impatto la rivolta abbia avuto sul sistema scolastico del Paese.

Nel 2011 molti giovani parteciparono alle manifestazioni nella speranza che qualcosa potesse cambiare anche nell’istruzione ma, in realtà, da allora le cose sembrano essere soltanto peggiorate: il tasso di analfabetismo e quello di abbandono scolastico sono aumentati.

Gli insegnanti sono preoccupati: parlano di un sistema che si è completamente deteriorato, vogliono una riforma che riporti in aula i ragazzi che hanno abbandonato gli studi prima del tempo e chiedono maggiori fondi per le scuole pubbliche.

I finanziamenti che scarseggiano minacciano anche la ricerca scientifica. Nel Paese meno dell’1% del PIL viene destinato a questo settore. Ma, nonostante la mancanza di risorse e di tecnologie, ci sono giovani ricercatori che riescono a distinguersi anche in ambito internazionale. È il caso di Hayet Omri, che ha conseguito un dottorato in chimica applicata e un master in ingegneria e chimica industriale. Learning World l’ha incontrata. Lei, che ha vinto le Olimpiadi internazionali per i giovani inventori, spera di essere d’esempio ad altri giovani arabi, soprattutto donne.

Sì, perché in Tunisia stanno ritornando in auge tendenze conservatrici e le donne, che attualmente rappresentano soltanto il 30% della forza lavoro, non solo hanno difficoltà ad accedere agli studi ma anche ad entrare nel mondo del lavoro. Per questo il sindacato Nazionale delle Donne Tunisine, il più antico del Paese, ha pensato a un programma nazionale per sradicare l’analfabetismo femminile. Nei centri di formazione, sparsi per la Tunisia, si tengono classi di lettura e scrittura ma si impara anche un mestiere. Un piccolo passo verso una parità tra i sessi che sembra essere ancora molto lontana.

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