Russia, dopo l'amnistia i militanti di Greenpeace possono lasciare il paese

  • 10 anni fa
Hanno ottenuto il visto e potranno lasciare il paese i militanti di Greenpeace amnistiati grazie al provvedimento voluto dal presidente russo Putin.

Tra di loro anche l’italiano Christian D’Alessandro, che ha dovuto attednere un giorno più degli altri per la mancanza di un interprete.

Accusati di teppismo per l’assalto a una piattaforma petrolifera nel Mare Artico, non si dicono pentiti.

“Non abbiamo finito qua, torniamo a casa ma continueremo ad andare nell’Artico, continueremo ad agire, magari con modalità nuove”.

Il 19 settembre 2013 in trenta erano stati arrestati per una protesta contro i danni all’ambiente provocati dalle trivellazioni petrolifere nell’Oceano Artico.

Portati a Murmansk e condannati a 2 mesi di reclusione, gli attivisti furono trasferiti in strutture di detenzione a San Pietroburgo, e in seguito rilasciati su cauzione, senza poter lasciare la Russia.

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