Libano, attentato all'ambasciata iraniana: gruppo vicino ad al Qaida rivendica

  • 11 anni fa
Si contano una ventina di vittime e circa 140 feriti nelle due esplosione di fronte alla sede dell’ambasciata iraniana, che si sono verificate in mattinata, nel quartiere di Bir Hasan nella parte sud della capitale. Tra le vittime una guardia dell’ambasciata e l’addetto culturale, colpito mentre stava entrando.

Secondo le prime ricostruzioni è avvenuta prima l’esplosione di una moto, qualche secondo più tardi la deflagrazione di un’auto che si trovava a 30 metri di distanza. Il posto di guardia dell’ambasciata iraniana è stato sventrato, come la facciata dei 4 immobili che si trovano di fronte. Le fiamme hanno incendiato inoltre le decine di veicoli parcheggiati nelle vicinanze. Subito dopo l’impatto i testimoni si sono precipitati sui corpi per sottrarli alle fiamme, poi l’arrivo dei soccorsi.

La zona sud di Beyruth è nota per essere la roccaforte di Hezbollah alleati di Bashar Al Assad in Siria. La tensione nella capitale resta alta, il conflitto in Siria ha inasprito le relazioni tra sunniti e sciiti, e questo attentato potrebbe esserne collegato.

L’attacco non è stato rivendicato, ma nella vicina Siria, i ribelli contro il regime di Bashar Al Assad in maggioranza sunniti, hanno più volte minacciato di attaccare gli alleati sciiti di Damasco, tra cui l’Iran e gli Hezbollah libanesi. In questa zona della città, oltre alla sede dell’ambasciata iraniana, c‘è quella di Hezbollah: si tratta del terzo attacco dall’inizio dell’anno. La Siria ha fermamente condannato il duplice attentato mentre, l’iran punta il dito contro Tel Aviv.

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